Spoiler della risposta: no. Che poi, se hai cliccato su un articolo con un titolo del genere, probabilmente il sospetto già lo avevi. O perlomeno avevi già avuto modo di porti domande del genere. Domande che dovrebbero porsi anche tutti gli imprenditori e le imprenditrici che, soprattutto in seguito alla situazione degli scorsi 12 mesi, hanno scelto di addentrarsi nel mondo del web per esplorare nuove dimensioni del proprio business. E che avranno cominciato negli ultimi tempi ad aprire Google digitando “sviluppo e-commerce”, “realizzazione e-commerce” e così via (si vede che stiamo lavorando di SEO? No, vero? Bene).
Ecco, c’è una massima (il nostro direttore marketing la spaccia come sua ma potrebbe averla ripresa da qualche big del passato) che in questo caso calza alla perfezione: farsi le domande giuste, vuol dire essere già sulla strada giusta. E la domanda giusta in questo caso è: basta davvero mettere su un sito e-commerce per iniziare a vendere sul Web? Abbiamo accennato a questo argomento in articoli precedenti (come quello in cui ci siamo chiesti “vendere online, come fare?”, ora è giunto il momento di affrontarlo in modo approfondito.
Altro spoiler: si parla di strategia. Sì lo sappiamo, parliamo spesso di strategia. D’altro canto, però, ormai dovresti saperlo: nel marketing, tutte le strade portano alla strategia (oggi siamo in vena di frasi e parafrasi a effetto). E la migliore strategia non è stata costruita in un giorno (okay la smettiamo).
Realizzazione e-commerce: la differenza fra strumento e soluzione
Questo è proprio uno di quei concetti che, per muoversi sul web con efficacia, occorre assimilare a tutti i costi, in particolar modo quando si parla di realizzazione e-commerce: la differenza fra uno strumento e una soluzione. Perché spesso si tende a…
“Ehi, ferma tutto, aspetta un secondo! Io mi ricordo che in un articolo di parecchi mesi fa dicevate che nello scenario post pandemico era assolutamente necessario avere un e-commerce!”
Esattamente. E ne siamo ancora convinti. Perché è un dato di fatto: le contingenze connesse alla pandemia hanno fatto da boost per gli e-commerce di quasi ogni settore, dando modo agli acquisti online di entrare definitivamente nella quotidianità degli italiani (anche nel resto del mondo, ci mancherebbe, ma per atteniamoci al quadro nazionale). Già in quell’articolo, infatti, sottolineavamo come, per far funzionare davvero un sito e-commerce, fosse a dir poco essenziale inserirlo in una strategia.
Il concetto può essere riassunto così:
È necessario avere un sito e-Commerce per vendere sul web? Sì.
Basta avere un sito e-Commerce per vendere sul web? No.
Questo è il punto di partenza. Dicevamo poi della differenza fra strumento e soluzione. Un sito e-commerce, come una landing page, come le piattaforme social, come i motori di ricerca, come le app e come tutti gli altri elementi che compongono lo straordinario ecosistema digitale, è uno strumento. Niente di più, niente di meno. Uno strumento. E sul web non esistono strumenti universalmente efficaci. Non esistono strumenti che “Wow, questo funziona sempre”. Esistono invece strumenti che, inseriti in un contesto strategico ideato, studiato e strutturato come si deve, si rivelano eccezionalmente performanti. Il sito e-commerce che hai sviluppato o hai intenzione di sviluppare è uno strumento; la strategia è la soluzione.
Perché l’e-commerce non basta: nei panni dell’utente
Proprio così. Per comprendere l’importanza della strategia nello sviluppo di un business online, proviamo a metterci per qualche minuto nei panni dell’utente che dovrebbe acquistare qualcosa sul tuo sito e-commerce. Procediamo per step.
Primo step: l’utente deve arrivare sul sito. Naturalmente, mettere online un sito non basta per assicurarsi di generare traffico su di esso. È necessario scegliere dei canali di traffico (social, motori di ricerca, ecc.) per permettere agli utenti di (A) scoprire che il sito esiste e (B) condurli al suo interno per effettuare gli acquisti. Ecco allora un primo elemento, oltre al sito e-commerce, necessario per sviluppare la tua attività di vendita online: canali di traffico performanti (ovvero campagne di digital advertising).
Canali che non possono essere scelti a caso, perché a seconda del prodotto che vendi e del target a cui ti rivolgi potrebbero rivelarsi più performanti alcune piattaforme anziché altre. Certi business trovano ad esempio la quadra su Google, altri ottengono risultati migliori su Facebook, altri ancora su LinkedIn e così via. Come sapere quale canale di traffico sia il più performante per te? Attraverso il secondo elemento: la consulenza di un esperto di digital marketing.
Secondo step: hai fatto sviluppare il tuo e-commerce e hai scelto con l’aiuto di un consulente i canali di traffico virtualmente più performanti; partono quindi le campagne e l’utente (diciamo pure un utente in target) arriva finalmente sul tuo sito. Purtroppo però:
- Non conosce la tua azienda, perché in effetti la tua azienda non ha mai comunicato sul web prima d’ora o lo ha fatto ma in modo discontinuo, perché il tuo business si era concentrato quasi esclusivamente sulle attività offline.
- Non può ancora fidarsi della tua proposta, perché appunto non ti conosce, né conosce la qualità dei tuoi prodotti o del tuo lavoro.
Da qui arriviamo direttamente al terzo step: il tuo sito ha stuzzicato l’interesse dell’utente, che ha percepito delle potenzialità e che decide allora di informarsi sulla tua azienda attraverso il web. Magari sui social. Si mette quindi a cercare la pagina della tua attività su Facebook, che però, per risultare davvero convincente, deve essere gestita in modo professionale e sotto alcuni aspetti anche persuasivo. In poche parole: all’altezza del tuo brand. È questo ciò che il cliente si aspetta di trovare: account social ben gestiti, che riescano a coinvolgere il pubblico e a trasmettere il valore dell’azienda che rappresentano, attivi nel pubblicare e reattivi nel rispondere. Qualcosa che si ottiene soltanto attraverso un piano editoriale realizzato da professionisti. Altro elemento essenziale, dunque: la giusta comunicazione.
Già che ci siamo, ipotizziamo anche un quarto step. Come di certo immagini, non tutti gli utenti sul web acquistano su un sito al primo tentativo di advertising. E se non lo immagini possiamo dirtelo con certezza: la maggior parte delle volte è necessario continuare ad attirare con estrema frequenza (non troppo estrema però) l’interesse del tuo pubblico. Un utente indeciso, che non ha acquistato subito ma che si è mostrato abbastanza intenzionato a farlo, deve essere stimolato con nuovi contenuti e attraverso leve differenti per essere definitivamente convinto a procedere ed effettuare la conversione. Attività che in marketinghese stretto viene definita retargeting. E che, come tutti gli altri elementi che abbiamo elencato finora, è essenziale per vendere sul web.
“Vabbe’, ragazzi miei, qui serve un sacco di roba. Praticamente mi state dicendo che devo ingaggiare 6 o 7 professionisti diversi!”
In teoria, sì. In pratica, però, esiste un modo per ottenere il supporto di tutte queste figure senza dover ingaggiarle una ad una: rivolgersi a una web agency.
Progettazione siti e-commerce con Wezed
Eh già, rivolgersi a una web agency. Scegliere di collaborare con un’agenzia di web marketing (una a caso che ci viene in mente così su due piedi ha per logo una grande “W” blu e gialla, ma non ricordiamo come si chiama) significa letteralmente assicurarsi le competenze dei professionisti in grado di costruire la struttura strategica che sosterrà il tuo sito e-commerce. E anche in grado di realizzare il sito stesso.
Nei 4 step che abbiamo appena analizzato, infatti, abbiamo preso in considerazione solo alcune delle variabili da considerare nell’ideazione di una strategia mirata a vendere prodotti (o servizi) sul web. Altre ancora, ugualmente importanti, vanno affrontate di volta in volta, nel corso del processo di conversione, ovvero del percorso che trasforma un potenziale cliente in un cliente soddisfatto e fidelizzato.
Ricordi la differenza fra strumento e soluzione? Diciamo che la web agency rientra nell’insieme delle soluzioni. Forse siamo un po’ di parte, ma lo facciamo per evitarti di dover cercare su Google “agenzia marketing Roma” o “agenzia web marketing”. Okay, l’ultima frase era per la SEO.
Però sul serio, ce la caviamo molto bene con le strategie. Nel caso ti interessino più le soluzioni degli strumenti, potresti darci una chance.