Allora, innanzitutto facciamo chiarezza. Anche se spesso sul web vengono associati e inseriti insieme nella barra di ricerca, i termini “branding” e “awareness” rappresentano due concetti distinti. Che però in qualche modo sono collegati fra loro. Comunque separati, eh. Ma connessi.
Okay, magari così non risulta chiarissimo, ce ne rendiamo conto.
Allora entriamo nel merito del primo e del secondo termine, approfondiamo il significato di branding e di awareness e scopriamo insieme perché, per ogni titolare d’azienda, imprenditore o libero professionista che si rispetti, è decisamente importante sapere di cosa stiamo parlando.
Branding, ovvero: dare forma a tutto ciò che riguarda il brand (ma proprio a tutto tutto tutto)
Eh sì, non sarebbe facile spiegarlo meglio di così senza scendere troppo nel tecnico.
Ma lo sai, siamo marketer e le definizioni tecniche ci piacciono. Quindi diciamo che per branding si intende convenzionalmente l’insieme di tutte quelle attività volte a definire l’essenza di un brand sotto ogni punto di vista: visuale (logo, payoff), etico (valori, mission), strategico (posizionamento, marketing) e contenutistico (comunicazione).
Branding, in altre parole, significa costruire un brand in tutto e per tutto, plasmare cioè tutti quegli elementi (tangibili e intangibili) che lo differenzieranno dai suoi competitor rendendolo unico agli occhi del proprio target.
“Bene, questo è il branding, okay. Ma cosa c’entra con l’awareness?”
L’awareness, o più precisamente brand awareness, non è semplicemente il livello di notorietà di cui il brand gode fra i consumatori, come molti spesso si limitano a definirla, ma anche il tasso di memorabilità che esso è in grado di vantare nella mente del proprio pubblico.
Proprio così: memorabilità, che nel marketing equivale a dire successo.
La frequenza con cui i tuoi clienti (o potenziali clienti) si ricordano della tua azienda (o meglio, del tuo brand) e la velocità con cui si abituano ad associare il tuo marchio al prodotto o al servizio che offri sono i due principali indicatori dello spazio che ti sei aggiudicato all’interno della loro mente e, quindi, della loro vita.
Ora di certo ti sarà molto più facile comprendere come i concetti di branding e awareness siano così strettamente connessi l’uno con l’altro. Mettiamo che i brand siano persone: è più facile che ti resti in mente una persona espressiva, affascinante e carismatica, o una anonima, introversa ed elusiva?
Brand awareness, ovvero: come si diventa noti (per il pubblico giusto) e memorabili
Ora che abbiamo fatto chiarezza (stavolta sul serio) in merito ai concetti di branding e awareness, è il momento di capire come mettere in pratica quanto espresso finora.
Sì, siamo arrivati al punto di maggiore interesse: cosa è necessario fare per aumentare la brand awareness della tua attività?
La regola di partenza ora la sai: più efficacemente sarai in grado di sviluppare le tue attività di branding (o più efficacemente saprà farlo l’agenzia a cui ti affiderai), più profondamente riuscirai a trasmettere l’identità della tua azienda e l’essenza del tuo lavoro. E più precisa, di conseguenza, sarà l’idea che il tuo target se ne farà.
Anche il termine “identità” è di fondamentale importanza.
La costruzione di una brand identity definita e coerente, infatti, rappresenta uno dei passaggi chiave di un’attività di branding ben eseguita. E per identità non intendiamo la semplice descrizione contenuta nella sezione “Chi siamo” del tuo sito web.
L’identità di un brand è l’insieme di tutte le caratteristiche che lo definiscono: da quelle visuali come il già citato logo, i font, i colori che lo distinguono e con cui si rende riconoscibile al suo pubblico, a quelle testuali come il tone of voice con cui comunica online e offline, e il payoff, ovvero una frase facile da memorizzare con cui il pubblico può identificarlo rapidamente, fino a quelle morali, ovvero i valori che incarna e che intende trasmettere.
E qui c’è il colpo di scena: sono quei valori che costituiscono il vero punto di incontro fra la tua azienda e il tuo cliente. Sono quei valori che nel 90-95% dei casi convincono il tuo cliente a scegliere la tua azienda anziché un’altra. Sono quei valori, e ovviamente il modo in cui riesci a trasmetterli, a fare la differenza.
“Come sarebbe? Più della qualità del mio prodotto?”
“E anche più del prezzo?”
Nella maggior parte dei casi e per la maggior parte dei prodotti e servizi, sì.
Può non essere facile da metabolizzare, ma le ricerche di neuromarketing parlano chiaro: le persone compiono le proprie scelte basandosi inconsciamente solo su fattori emotivi, e poi, in un secondo momento, razionalizzano le decisioni prendendo in considerazione le componenti logiche (ovvero il prezzo, la qualità, l’efficienza e tutte le altre caratteristiche su cui solitamente cerca di far leva la pubblicità vecchio stampo).
Questo anche perché i consumatori di oggi sono sempre più informati e soprattutto hanno a propria disposizione una scelta straordinariamente ampia più o meno in qualsiasi settore.
In uno scenario del genere, come puoi intuire, la variabile determinante non può essere rappresentata da elementi legati alla razionalità come il prezzo (perché ci sarà sempre un competitor, anche estero, che in qualche modo riuscirà a offrire il tuo stesso prodotto o servizio a cifre fuori mercato) o la qualità di ciò che proponi (perché ci sarà sempre un competitor, anche estero, in grado di offrire un prodotto o servizio della stessa livello qualitativo).
Allora ecco che il pubblico cercherà da te qualcosa in più, qualcosa per cui valga la pena non tanto scegliere il tuo prodotto o il tuo servizio, ma per cui valga la pena scegliere la tua azienda, scegliere te. E quel qualcosa dovrà essere legato esclusivamente a fattori di tipo emozionale: i valori che riuscirai a trasmettere attraverso la tua brand identity, le emozioni che il tuo target imparerà ad associare al brand attraverso tua la comunicazione, gli ideali che condividerete.
Insomma, generare una specifica sensazione nel consumatore e far sì che quella sensazione venga automaticamente associata alla tua azienda, vuol dire diventare memorabili.
E diventare memorabili vuol dire conquistare definitivamente la propria fetta di mercato.
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Nel caso tu te lo stia chiedendo, sì, noi di Wezed ci occupiamo anche di branding. Anzi, riteniamo l’attività di branding (e in particolare quella di definizione della brand identity) parte integrante di una strategia di web marketing strutturata come si deve.
Se fino a qualche tempo fa per molti imprenditori e liberi professionisti, in merito al web marketing, vigeva la regola del “devo esserci perché il mercato lo richiede” o, peggio, “devo esserci perché ci stanno tutti”, ora una buona parte di loro ha compreso che esserci in questo modo non basta più.
Il web non rappresenta solo un insieme di piattaforme da presidiare, quanto invece uno straordinario concentrato di opportunità per trasmettere l’essenza del proprio brand a più persone possibili, definire la propria brand identity in modo chiaro, aumentare la propria brand awareness e trasmettere le emozioni e le sensazioni che vogliamo vengano associate per sempre al nostro lavoro.
Per sviluppare insieme a noi una strategia di branding mirata ed efficace e aumentare esponenzialmente la brand awareness della tua azienda, fissa ora un appuntamento telefonico con i nostri consulenti commerciali.
Iniziamo subito a generare le emozioni che convinceranno le persone a scegliere te.